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Grazie ai progressi dell’intelligenza artificiale e della robotica, stanno emergendo soluzioni innovative per l’assistenza di persone con mobilità ridotta. Una delle sfide ancora aperte è tuttavia quella di proporre prodotti e dispositivi più tecnologici, sicuri e affidabili, nell’ambito di un quadro produttivo sempre più attento alla sostenibilità ambientale e alla sicurezza di lavoratori e utenti finali.
Il progetto REXASI-PRO, a cui partecipa il gruppo di ricerca Trustworthy Autonomous Systems (TAS) dell’Istituto Dalle Molle di Studi sull’Intelligenza Artificiale (IDSIA USI-SUPSI), mira a sviluppare un nuovo framework basato sui paradigmi dell’intelligenza artificiale sicura e responsabile (Trustworthy Artificial Intelligence) e dell’intelligenza collettiva e auto-organizzante (Swarm Intelligence) che consentirà la collaborazione tra robot eterogenei per supportare la navigazione door-to-door senza soluzione di continuità per persone con mobilità ridotta. In altre parole, le sedie a rotelle autonome ed i droni potranno coordinarsi per evitare collisioni, ostacoli ed altri pericoli, in modo molto più efficace rispetto all’azione individuale.
Recentemente, il team di ricerca ha simulato degli scenari di supporto alle decisioni per l’attraversamento sicuro di strade in presenza di altri veicoli. La sperimentazione è avvenuta nel laboratorio di robotica IDSIA USI-SUPSI e ha permesso di valutare i vantaggi sulla sicurezza dell’integrazione multi-agente di sensori ridondanti ed eterogenei, tra cui quelli basati sulla visione artificiale, tramite information fusion. Le informazioni provenienti dai diversi rilevatori sono quindi state combinate tramite opportuni algoritmi per ottenere un livello di accuratezza e affidabilità delle decisioni molto superiore rispetto a quello consentito dai singoli rilevatori.
“La sperimentazione descritta si inquadra nel contesto più ampio del progetto di ricerca, i cui risultati consentiranno di garantire maggiore autonomia e sicurezza alle persone con disabilità motorie e sensoriali, costituendo un elemento importante di inclusione sociale e sostenibilità nelle future smart-cities.”, commenta il Prof. Francesco Flammini, responsabile del gruppo di ricerca.
Il progetto, coordinato da Spindox Labs con la partecipazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), il centro di ricerca tedesco sull’intelligenza artificiale (DFKI), il King’s College di Londra e l’Università di Siviglia, è stato selezionato dalla comunità europea nell’ambito del programma Horizon Europe ed è finanziato nazionalmente dalla Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI).